Piano di zona
Il Piano di zona è lo strumento programmatorio di Comune e Distretto Ausl in cui sono definite le politiche sociali e socio-sanitarie rivolte alla popolazione sulla base degli indirizzi del Piano sociale e sanitario regionale;strumento per costruire un sistema integrato di interventi e servizi, di politiche (sociali, sanitarie, educative, abitative, formative..), di collaborazioni fra soggetti istituzionali e non nell’attuazione di un welfare di comunità.
Priorità del Piano di zona per il periodo 2018-2020 è la lotta alla povertà e all’impoverimento (di tipo socio-economico, relazionale, educativo, perdita di ambiti di socializzazione ed opportunità culturali, sportive…).
Per giungere alla definizione di un Piano quanto più possibile condiviso tra le Istituzioni e chi opera sul territorio nell’ambito del sociale, dell’inclusione e della solidarietà, si avvierà un percorso dedicato nell’ambito dei Laboratori di Quartiere che consentiranno momenti di incontro, di conoscenza e di coprogettazione di azioni mirate a prevenire e contrastare la povertà e l’impoverimento di tipo socio-economico (come mancanza o perdita di casa, lavoro), ma anche di tipo relazionale (isolamento e mancanza di reti di conoscenti o vicinato), mancanza o difficoltà ad accedere ad opportunità di tipo educativo, culturale e sportivo (come privazione o perdita di opportunità di crescita personale, relazionale e di socializzazione).
Le fasi del Laboratorio per il Piano di Zona
I Laboratori si svilupperanno in 4 fasi:
FASE 1
Programmazione sociale: avvio del confronto sui bisogni sociali rilevati e percepiti e della condivisione degli obiettivi (parte di lettura e indirizzo che sarà inserita nel Piano di Zona). Due incontri tra aprile e maggio:
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confronto e condivisione dei bisogni rilevati e dei significati dell’impoverimento in zone individuate nel quartiere con riferimento a fasce vulnerabili della popolazione;
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incontro di condivisione degli obiettivi e di possibili azioni da mettere in campo.
FASE 2
Coprogettazione di azioni con le realtà organizzate coinvolte (settembre 2018).
FASE 3
Realizzazione delle progettualità condivise. Avvio dei progetti entro il 2018.
FASE 4
Monitoraggio e valutazione nell’arco del triennio 2018-2020 di validità del Piano di Zona.
Di seguito, quartiere per quartiere, obiettivi, zone di interesse e fasce di popolazione oggetto dei Piani di zona:
Quartiere Porto - Saragozza
Obiettivi
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Prevenire e contrastare l’isolamento e la solitudine di persone che presentano una fragilità sociale che non si rivolgono alla rete dei servizi sociali;
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promozione di opportunità di socializzazione e di sostegno.
Zone individuate
Zona Saffi - ricompresa tra le vie Zanardi, Silvani, Malvasia, Casarini, Tanari (vivono 5.760 persone sole).
Fasce vulnerabili
Famiglie e anziani soli a rischio di isolamento
Quartiere Navile
Obiettivi
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rigenerazione e riconnessione sociale attraverso azioni volte all’integrazione e ricostituzione del tessuto sociale dei caseggiati popolari
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prevenzione isolamento e solitudine di anziani fragili.
Zone individuate
zona Bolognina, fra le vie Fioravanti e Niccolò Dall'Arca; zona Lame, via Marco Polo e dintorni; zona Corticella, via Roncaglio e dintorni
Fasce vulnerabili
Adulti e anziani fragili, nuclei con minori, adolescenti
Quartiere Borgo Panigale-Reno
Obiettivi
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promuovere opportunità culturali, sportive, ricreative, ecc che contrastino l’isolamento e la solitudine, promuovano relazioni, siano di sostegno a famiglie e persone in condizione di fragilità che non si rivolgono alla rete dei servizi sociali;
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rafforzare le relazioni positive e di collaborazione fra i servizi sociali e di quartiere ed i soggetti organizzati del territorio;
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sensibilizzare I cittadini a riconoscere I segnali di allerta all’insorgere di difficoltà e come indirizzare la richiesta di aiuto ai servizi del territorio.
Zone individuate
zona Castedebole, zona via Triumvirato-Pietra, zona Birra.
Fasce vulnerabili
famiglie e anziani soli a rischio di isolamento: famiglie in difficoltà con minori e/o anziani, nuclei monogenitoriali, persone sole a rischio di isolamento
Quartiere Santo Stefano
Obiettivi
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prevenire l’isolamento relazionale e sociale;
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sostenere persone fragili sole e famiglie in difficoltà, non conosciute dai servizi sociali;
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promuovere progettualità con la comunità sul versante culturale, ricreativo e di promozione della socializzazione.
Zone individuate
zona S. Leonardo (Vie S.Apollonia, Bolognetti, Brocchindosso, S.Vitale, Unione); zona parrocchia S. Maria della Misericordia (Vie Mirasole, Miramonti, Savenella, Castiglione, Orfeo)
Fasce vulnerabili
anziani e adulti soli con fragilità sociali, famiglie monoreddito o numerose.
Quartiere Savena
Obiettivi
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prevenire l’isolamento relazionale e sociale;
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sostenere persone fragili e famiglie in difficoltà, non conosciute dai servizi sociali;
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promuovere progettualità con la comunità sul versante della socializzazione, della valorizzazione delle competenze e del sostegno alle famiglie;
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prevenzione della dispersione scolastica e promozione di opportunità per giovani e adolescenti.
Zone individuate
zona Abba
Fasce vulnerabili
nuclei monogenitoriali e famiglie in condizione di fragilità; adolescenti a rischio di devianza, dispersione scolastica, isolamento; anziani soli.
Quartiere San Donato - San Vitale
Obiettivi
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Promozione e sviluppo di processi di inclusione sociale, di ambiti di socializzazione;
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promozione di reti di solidarietà;
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prevenzione della dispersione scolastica;
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opportunità per il tempo libero per adolescenti;
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accompagnamento al lavoro, azioni di cittadinanza attiva volti a migliorare la cura e la vivibilità degli spazi pubblici.
Zone individuate
Zona Croce del Biacco, delimitata dalle vie: Mattei, Martelli, Rivani, Bassa dei Sassi, Stradelli Guelfi e percorsa da Via Pallavicini e vicolo dei Prati
Fasce vulnerabili
Famiglie in difficoltà con particolare attenzione alle donne, ai bambini in età scolare, adolescenti e giovani, rifugiati e ospiti delle strutture di accoglienza della zona
Per maggiori informazioni: udpbologna@comune.bologna.it