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2) PERSONALE IMPIEGATO
Promotore: Questa discussione è parte della consultazione: Linee d'indirizzo per lo sviluppo del servizio di refezione scolasticaIl soggetto gestore, nella consapevolezza che la qualità del servizio passa anche dalle competenze del personale, deve sviluppare politiche di valorizzazione delle professionalità impiegate ai diversi livelli del processo di erogazione del servizio. Questo principio vale anche laddove alcune componenti del servizio siano acquistate all’esterno (ad esempio trasporto e scodellamento), che dovrà pertanto guidare e improntare la scelta dei fornitori e la relazione con gli stessi.
Tutto il personale deve essere professionalmente qualificato e costantemente aggiornato sulle tecniche di manipolazione degli alimenti, sull’igiene, sulla sicurezza e sulla prevenzione.
L’organico deve essere per quantità, qualità professionale, mansioni e livello, coerente con l'organizzazione del lavoro. Questo deve essere assicurato sia per il personale addetto alla produzione, che a quello che provvede allo scodellamento e rigovernatura nei refettori. Quest'ultimo, in particolare, deve assicurare la corretta distribuzione dei pasti entro i tempi stabiliti a seconda dell’organizzazione scolastica delle diverse scuole.
Nella gestione e organizzazione del servizio devono essere assicurate alcune specifiche figure professionali, quali ad esempio nutrizionista, assicuratore del sistema di qualità, assistenti addetti al controllo in fase di distribuzione dei pasti, responsabile ed addetto alla gestione dei rapporti con l’utenza.
Il personale deve essere costantemente informato e formato sulle modalità di svolgimento del servizio, secondo gli standard di qualità e igiene previsti. L'aggiornamento dovrà essere garantito con cadenza almeno annuale e ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, previa elaborazione ed aggiornamento di un piano di formazione, per tutto ciò che riguarda gli aspetti igienico–sanitari, di gestione del servizio, di rapporto con l’utenza, nonché l’applicazione del Sistema Qualità. Il personale deve in particolare ricevere costanti e tempestivi feed-back sull’andamento del servizio, sulle non conformità avvenute e sulle soluzioni adottate. Il piano di formazione deve contenere le azioni di miglioramento realizzate a seguito di avvenuti inconvenienti e non conformità sia riferite alla fase produttiva che distributiva (trasporto) che di consumo del pasto, compresi i piani di azione per tendere a un costante miglioramento del servizio.
Il piano di formazione annuale deve essere comunicato all’Amministrazione comunale. Inoltre a consuntivo la formazione svolta dagli addetti al servizio di refezione, sia per i temi trattati sia per il totale delle ore svolte, deve essere pubblicata on line sul sito dedicato.
Nell’ottica del miglioramento continuo del servizio, il personale, ai diversi livelli del processo di erogazione del servizio e tenendo conto del ruolo da ciascuno ricoperto, deve essere coinvolto nei processi di cambiamento e miglioramento del servizio, ad esempio garantendo un’adeguata informazione sulle valutazioni del servizio da parte degli utenti.
Nella consapevolezza che ogni sforzo sul piano della qualificazione del personale rischia di essere inficiato da elevati livelli di turn over, che l’esperienza mostra interessare soprattutto gli addetti allo scodellamento, occorre richiederne un’adeguata gestione per limitarne l’impatto, come ad esempio prevedendo forme di affiancamento di personale già formato.
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Il personale deve poter dire la propria opinione
Promotore: Stefania SaccutelliElenco dei punti
1.1) Derrate alimentari (3)
1.2) Qualità nutrizionale (menù) (7)
1.3) Sicurezza alimentare (3)
1.4) Gradibilità (4)
2) PERSONALE IMPIEGATO (1)
3) INVESTIMENTI (3)
4) SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE (7)
5) RAPPORTO CON L'UTENZA E GLI STAKEHOLDER DEL SERVIZIO (2)
6) CONTROLLI (2)
6.1) Misurazioni (2)