Dall'Agenda Digitale alla nuova Rete Civica
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La nuova rete civica nasce all'interno del percorso dell'Agenda Digitale, nel ventennale della sua nascita.
Sviluppata nel corso di un anno di lavoro con un percorso di codesign interno al Comune di Bologna in collaborazione con partner esterni, prende forma grazie alla domanda di innovazione nata anche grazie al processo dell'Agenda Digitale seguendone le indicazioni sia in termini metodologici (apertura, usabilità, collaborazione, partecipazione, prototipazione e test, etc.) che tecnologici (open data, cms open source, etc.).
Con più punti wi fi in città, arrivando ad una copertura 24 ore su 24 e senza password, raggiungendo 500 connessioni contemporanee in Piazza Maggiore, record europeo per un wifi pubblico, con la fibra ottica che collega scuole e teatri e il processo avviato anche per mettere in rete imprese e case, raggiungendo ora gli obiettivi europei del 2020 con oltrei nuovi servizi digitali come il pagamento di multe e bollettini e l’accesso a tutte le pratiche edilizie, gli oltre 600 dataset di dati rilasciati in formato aperto, i 1.960.822 visitatori nei primi 6 mesi del 2014 con una crescita del 15% rispetto al 2013 e oltre 20.000 follower su twitter, la nuova rete civica bolognese è parte di un ecosistema digitale ampio volto ad esprimere e dare valore anzitutto ad una nuova idea di laboratorio cittadino con Iperbole che diventa luogo dove ognuno avrà il suo spazio digitale per partecipare alla vita pubblica, accelerare la collaborazione tra le realtà della Città Metropolitana e la cura dei beni comuni, per sperimentare nuove forme di cittadinanza.
La nuova rete civica vuole quindi segnare un punto fondamentale e di rilancio della strategia dell'agenda per tutta la città in prospettiva metropolitana: abilitando il saper fare e fornendo servizi da smart city ai propri cittadini.