Riuso e dono: i due strumenti di Re-Use With Love
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Dopo la Festa della Collaborazione Civica di sabato 16 maggio continuano gli incontri per conoscere alcune delle realtà impegnate sul territorio.
L’innovazione e le buone pratiche spesso nascono dalla volontà di risolvere un bisogno quotidiano e personale. Nei casi fortunati a un certo punto iniziano a essere coinvolte più persone del previsto e si trovano nuove applicazioni, trasformando così le pratiche di pochi in un patrimonio collettivo. È quello che è successo (e che continua a succedere) nel caso di Re-Use With Love.
Re-Use with Love nasce con un gruppo di amiche che hanno iniziato a passarsi gli abiti dei propri figli, dai più grandi ai più piccoli. Un’idea semplice e antica come il mondo, che negli ultimi anni è stata riscoperta anche per il valore etico e ambientale del riuso. Quando non sono rimasti più bambini a cui passare i vestiti di quelli che nel frattempo erano cresciuti, queste amiche hanno cominciato ad aiutare altre persone in difficoltà: organizzando mercatini (il primo è del 2010) per cercare di rimettere in circolo vestiti e altri oggetti, sia per bambini che per adulti, e in questo modo raccogliere fondi per cause benefiche in Italia e nel mondo, con l’aiuto di cittadini e aziende.
Leopolda, Veronica, Federica e Ludovica ci hanno accolti nella boutique solidale di Via Savenella 13, nel quartiere Santo Stefano dove l’associazione ha sede da alcuni mesi. Nel 2013 è diventata infatti evidente la necessità di un posto per sistemare e recuperare i vestiti e gli oggetti che ricevevano, nonostante riuscissero a donarne una parte a persone in difficoltà. È stato quindi nel 2013 che ha preso forma l’idea di far crescere la propria attività, sia per gestire meglio i materiali in attesa dei mercatini, che per migliorare l'organizzazione delle raccolte di fondi. A questo scopo serviva una sede, trovata dapprima costituendosi come associazione, poi iscrivendosi all’Elenco delle Libere Forme Associative, infine presentando domanda per uno spazio in uno stabile pubblico. Dopo l’assegnazione lo spazio è stato ristrutturato, arredato e infine inaugurato nell’autunno del 2014. La boutique è anche dotata di una piccola area per recuperare e conservare gli abiti, che però non vanno più solo ai mercatini: grazie alla relazione con lo Sportello sociale del quartiere Santo Stefano le persone in difficoltà possono ora prendere appuntamento e venire a procurarsi gli abiti e gli oggetti di cui hanno necessità, in un ambiente curato e piacevole dove sono accolti dalle volontarie dell’associazione.
In questi anni la promozione del recupero consapevole e di nuove forme di solidarietà hanno interessato anche attività di formazione e sensibilizzazione verso volontari, sostenitori e beneficiari. Questa è la comunità di Re-Use With Love, fatta di singole persone che credono nell’approccio alla sostenibilità e nell’impegno sociale: l’artigiano che si offre per aiutare a sistemare gli spazi, le famiglie che riportano ciò che hanno ricevuto ma che non usano più, i ragazzi che si offrono come volontari per i mercatini, gli abitanti della zona che donano biciclette.
Oltre ad abiti, giochi e utensili anche le bici trovano spazio nella sede di Via Savenella: negli ultimi mesi l’associazione ha lanciato il progetto di un bike sharing di vicinato, Re-Cycle Bici Libere a Bologna, e si è messa alla ricerca sia di biciclette che di persone, imprese e associazioni interessate a contribuire con materiali e conoscenze. Un bike sharing gratuito è un’opportunità per migliorare la vita e il benessere di chi vive e frequenta la zona. Per Re-Use With Love anche questa è un’occasione per la cura della comunità e per la diffusione di pratiche di riuso consapevole.