Via Milano pedonale

Il Cantiere Spazio a Bologna è nato come uno degli strumenti del progetto “R-innovare la città/ Osservatorio sull’emergenza Coronavirus” con l’obiettivo di promuovere un confronto sulla città di prossimità e realizzare politiche e progetti per valorizzarla, con il coinvolgimento di i gruppi e realtà locali attivi su questi temi o direttamente interessati. 

Obiettivi

Il Cantiere Spazio a Bologna ha gli obiettivi di: 

  • contribuire ad aumentare in città gli spazi di prossimità di qualità, dedicati alle persone e all’ambiente; 
  • sperimentare metodi e strumenti innovativi per trasformare anche temporaneamente lo spazio pubblico;
  • realizzare attività di osservazione e monitoraggio degli spazi in trasformazione per fornire dati e informazioni utili a valutare gli impatti degli interventi per migliorarli, confermarli o modificarli; 
  • informare e coinvolgere la cittadinanza direttamente interessata dalle trasformazioni; 
  • promuovere un dibattito pubblico sullo spazio pubblico di prossimità.

 

Urbanistica tattica

Nell'ambito del Cantiere Spazio a Bologna la Fondazione per l'Innovazione Urbana utilizza lo strumento dell'urbanistica tattica per realizzare alcuni interventi di trasformazione temporanea dello spazio pubblico. L'urbanistica tattica è un processo di trasformazione urbana utilizzato dalle città di tutto il mondo che permette di cambiare rapidamente l'uso di uno spazio con elementi temporanei e poco costosi, analizzare la loro efficacia e poi adattare il progetto definitivo sulla base delle reazioni dei fruitori dello spazio. Si basa su azioni temporanee, reversibili, accessibili e agili, come strisce colorate, arredi urbani, fioriere o giochi dipinti a terra. Questo tipo di trasformazioni rapide e semplici permettono di attivare nelle comunità locali nuove dinamiche e usi dello spazio.

Il processo di trasformazione inizia con un primo monitoraggio dell’area e prosegue con la realizzazione dell’intervento temporaneo che viene successivamente monitorato nei suoi effetti. La fase di osservazione e monitoraggio prima e dopo l’intervento temporaneo comporta l’uso di strumenti come questionari, interviste, videocamere per analizzare i flussi, osservazioni sul campo, focus group con soggetti attivi nel territorio. L’obiettivo è comprendere come funziona la sperimentazione e individuare direttamente dalle reazioni dei cittadini quali aspetti è necessario modificare nell’ottica dell’intervento definitivo.

La chiave dell’urbanistica tattica è che il progetto definitivo dovrebbe rispondere meglio alle necessità degli abitanti e del territorio, perché le persone hanno già avuto l’opportunità di vivere lo spazio tramite la sperimentazione temporanea e occasioni per suggerire modifiche migliorative.

Per saperne di più scarica questa presentazione

 

Il Piano per la Pedonalità Emergenziale del Comune di Bologna

Il 27 luglio 2020 il Comune di Bologna ha approvato il Piano per la Pedonalità Emergenziale e anche il Piano per la Ciclabilità Emergenziale: due strumenti costruiti in tempi rapidi con l’obiettivo di dare una robusta sterzata verso la mobilità sostenibile, aumentare la diffusione di spazi pubblici di prossimità e migliorare la qualità della vita delle persone, anticipando fra l’altro la realizzazione di contenuti e obiettivi del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e del nuovo Piano Urbanistico Generale.
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All’interno del Piano per la Pedonalità Emergenziale, la Fondazione Innovazione Urbana ha contribuito a individuare un metodo e degli strumenti per realizzare alcune sperimentazioni coerenti con gli obiettivi del Cantiere Spazio a Bologna. Durante la fase di emergenza, il Comune ha messo inoltre in campo altri strumenti riguardanti lo spazio pubblico e la mobilitàQuesta presentazione illustra il quadro complessivo delle misure in campo

Le sperimentazioni prevedono, come avvenuto in piazza Rossini, un primo intervento leggero e sperimentale, a cui segue una fase di valutazione dell’intervento tramite l’ascolto e il confronto con il territorio e con i cittadini. In caso di valutazione positiva, si procede a progettare l’intervento definitivo, eventualmente anche tramite un concorso di architettura, per arrivare a realizzare la trasformazione definitiva anche con opere strutturate.

Le tipologie di intervento sono tre:

  1. Spazi per la pedonalità in prossimità degli accessi scolastici con la valorizzazione, messa in sicurezza e ampliamento degli spazi in prossimità delle scuole: tinteggiature a terra, trasformazione di aree carrabili o a parcheggio in aree pedonali, allargamento dei marciapiedi, eventuale inserimento di sedute e fioriere, eventuale spostamento della sosta persa in altra posizione nelle vicinanze, limitazione della velocità. 
  2. Playground con il disegno di giochi a terra su aree asfaltate già pedonalizzate, inserimento di arredi urbani anche verdi ed eventuali elementi di gioco fisici (seduta, fioriera, canestri, ecc.).
  3. Rigenerazione urbana con interventi più articolati di trasformazione di aree stradali poco o male organizzate, per ricavare nuovi spazi di socialità, per il gioco, le attività ludiche e per il commercio e con l’obiettivo di mitigare l’impatto ambientale della città costruita e aumentare la qualità funzionale e architettonica dello spazio urbano.

Via Milano pedonale - Quartiere Savena 

Nell'autunno 2021 è stato realizzato un progetto di urbanistica tattica per lo spazio pedonale di via Milano, al quartiere Savena, per favorire nuove modalità d’uso dell’area e sperimentare nuove configurazioni dello spazio pubblico. L’intervento è stato promosso dalla Fondazione per l’Innovazione Urbana in collaborazione con il Comune di Bologna ed è supportato da Granarolo S.p.a. che ha finanziato l’iniziativa con 30mila euro. Inoltre, è frutto anche di un confronto con la Consulta Cinnica, attiva nel promuovere progetti e idee per una città amica dell’infanzia.

Il progetto è nato nell’ambito del Piano per la Pedonalità Emergenziale come un’azione di urbanistica tattica: un processo di trasformazione urbana utilizzato dalle città di tutto il mondo che permette di cambiare rapidamente l’uso di strade e spazi cittadini con elementi temporanei e poco costosi, analizzare la loro efficacia e poi adattare il progetto definitivo sulla base delle reazioni di cittadini e cittadine, delle comunità locali e del territorio. 

Con l’intervento di via Milano si è voluto replicare fuori dal centro storico la sperimentazione condotta in piazza Rossini e rafforzare un approccio sperimentale nel quale l’allestimento è uno strumento processuale e di partecipazione utile a stabilire un dialogo tra lo spazio urbano in trasformazione e le persone che lo vivono.

L'intervento di trasformazione temporanea di via Milano ha infatti l’obiettivo di far sperimentare nuovi usi creativi e non convenzionali dello spazio per aumentare la vivibilità e la bellezza di un tratto di strada che non aveva prima nessuna particolare funzione, accogliendo persone di diverse età, diverse possibilità motorie e diversi potenziali interessi, con una particolare attenzione ai bambini e alle bambine delle vicine scuole (in foto l'area pre-intervento e  seguire il rendering del progetto). 

viamilano pre intervento

viamilano 1 render

Sono stati realizzati: giochi disegnati a terra per il gioco e l’interazione, vasche sensoriali, un’area per orto didattico con pedane in legno e panche in circolo per l’aggregazione informale dei più piccoli, ma anche un tavolo multi-sport, un tavolo da pic-nic inclusivo, un paio di panchine tubolari e un’area con pedane e vasche alberate per l’aggregazione libera delle persone o per l’organizzazione di piccoli eventi.

Le scritte verniciate a terra sono ispirate alla Convenzione sui diritti del fanciullo approvata dall’Assemblea generale dell’ONU e invitano a riflettere sul tema dei diritti dei bambini mentre uno dei riquadri a terra è a disposizione dei bambini per disegnare liberamente.

I colori, i materiali e le composizioni utilizzate mirano a favorire la curiosità e quindi a supportare le persone nell’immaginare e praticare usi, prendendo parte così al processo di trasformazione dello spazio (in foto, vista dall'alto dell'intervento realizzato).

viamilano drone

L’intervento è stato realizzato nel mese di settembre 2021 e inaugurato il 23 ottobre 2021 alla presenza di Matteo Lepore - Sindaco del Comune di Bologna, Marzia Benassi - Quartiere Savena, Giovanni Ginocchini - Direttore Fondazione Innovazione Urbana, Costanza Gagliano - Consulta Cinnica e Gianpiero Calzolari - Presidente Granarolo S.p.A. nel corso di una mattinata di festa con giochi, spettacoli, laboratori e iniziative per bambine e bambini (in foto il giorno dell'inaugurazione).  

viamilano inaugurazione

L'intervento avrà una durata di circa un anno e mezzo. A seconda di come verrà utilizzato lo spazio in questo periodo sarà realizzata la trasformazione definitiva dell’area, tenendo conto degli usi che le persone hanno fatto dello spazio durante la prima sperimentazione. Sia prima che dopo la realizzazione dell'intervento sperimentale si sono svolte attività di osservazione e monitoraggio (tramite interviste, osservazioni sul posto e un questionario online diffuso tra gli abitanti e i frequentatori dell'area. Gli esiti dell'attività di osservazione e monitoraggio sono stati pubblicati a giugno 2022 all'interno di questo report

Guarda la galleria fotografica del progetto 

 

Per saperne di più

Per avere maggiori informazioni puoi scrivere a immaginazionecivica@fondazioneinnovazioneurbana.it

Allegati

Il percorso in sintesi

Periodo di attivazione
settembre 2021

ottobre 2021
Aree tematiche
Benessere Sociale
Sostenibilità Urbana
Urbanistica
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