Tributo a Joe Cocker

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23 Dicembre 2014

Prima del sopravvalutatissimo film documentario sui trombamici NOVE SETTIMANE E ½ (1986), io non sapevo chi fosse Joe Cocker, però conoscevo i cocker, cani antipaticissimi e puzzolenti, soprattutto il cocker spaniel. Quello marroncino.
"You can leave your hat con" cantava questo vecchio merdonazzo (così lo percepivo all'epoca del film dei trombamici) con le braccia a ciondoloni e la panza fuori da una camicia sbottonata. E tutti "bravo, bravo... un mito". Non era così per me e per altri diciottenni dell'epoca che vedevano questo signore mezzo ubriaco dimenarsi su un palco, ma stando fermo. Era una cosa strana, ma era così. Si dimenava stando fermo.
"State zitti ignoranti. Siete giovani e i giovani non capiscono niente di musica" ci dicevano i vecchi dell'epoca (miei coetanei attuali), felici di veder riapparire Joe Cocker che si dimenava stando fermo. 
Fu un periodo così e il commercio dei cocker tornò a prosperare. 
Da quegli anni in poi, non sentii parlare più di "Static Dinamic Joe", i cocker sparirono progressivamente dalle abitazioni dei bolognesi e ieri sera la ferale notizia: è morto Joe Cocker.
Come spesso accade per tutte le morti di personaggi famosi, per alcune ore i diari facebook si sono riempiti di necrologi, frasi ricordo, frasi (di Joe Cocker) celebri e come spesso accade per tutte le morti di personaggi famosi, vieni a scoprire che i tuoi amici sono TUTTI fan di Joe Cocker, anche quelli che trent'anni fa dicevano "Du maron Joe Cocker". Che roba. Meglio così.
E' morto Joe Cocker, aveva settant'anni.
Pensavo molti di più.

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