Il Feedback nei sistemi complessi
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Quando parliamo di comunicazione, con la parola “feed-back” intendiamo il fatto di dare ad una persona un riscontro, positivo o negativo, a proposito di qualcosa che ha fatto.
- Quando diamo un feed-back negativo, o correttivo, vogliamo indirizzare la persona a variare il proprio comportamento, per migliorare qualcosa che ha fatto ma che poteva essere fatta meglio;
- quando invece il nostro feed-back è positivo, il messaggio è: “Va bene, continua così”.
In sintesi il feed-back può essere considerato come il riscontro al nostro comportamento da parte degli altri.
Il processo di feed-back è continuo, circolare ed ha una influenza reciproca tra le parti in causa.
Vale a dire che la persona che lo riceve modificherà, in qualche modo, il suo comportamento, che a sua volta sarà un feed-back sul feed-back, che produrrà un successivo feed-back in una spirale continua. La regolazione dei rispettivi comportamenti tra le parti ha l’effetto di produrre un adattamento funzionale e reciproco.
In generale, il ‘feed-back’ (in italiano retroazione o retro-regolazione), è definito come la capacità di autoregolazione che permette ad un sistema di reinserire, nel sistema stesso, i risultati del proprio comportamento.
Un meccanismo di questo genere è presente negli organismi viventi, nelle organizzazioni, negli ecosistemi, nella biosfera e nei sistemi dinamici studiati dall'ingegneria dei sistemi.
Feed-back positivo e negativo
Come dicevamo il feed-back può essere:
- negativo o di riequilibrio
- positivo o di rafforzamento
Un esempio di feedback negativo può essere ciò che avviene in un ambiente tra la popolazione di predatori e prede come, ad esempio, tra volpi e conigli: al crescere della popolazione delle volpi, diminuisce la popolazione dei conigli. Fino ad un certo punto, perché quando i conigli saranno scesi sotto un certo livello, diminuirà la popolazione delle volpi, e questo permetterà un aumento della popolazione dei conigli.
La relazione tra volpi e conigli, a livello dei singoli individui, si ispira ad una logica di competizione, dove ci può essere un solo vincitore, ma, come specie, collaborano reciprocamente per mantenere una ripartizione equilibrata.
Qualsiasi relazione che abbia alla base la logica della competizione è al tempo stesso parte di un contesto più ampio che ha alla base la logica della cooperazione.
Qualsiasi cambiamento può essere compreso come il tentativo di conservare una certa costanza, e ogni costanza viene conservata mediante il cambiamento. (G. Bateson)
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