Tana libera tutte e tutti!

Parco giochi della Resistenza al Parco Melloni
Descrizione: 

La proposta mira ad arricchire il parco Melloni con giochi innovativi sul modello degli spielplatz tedeschi (le cui strutture per il gioco sono progettate e costruite per favorire lo sviluppo fisico, psichico e relazionale dei bambini), esaltando le potenzialità del luogo e rendendolo ricco di stimoli. È fondamentale non solo l’aspetto funzionale, ma anche quello estetico: un luogo “bello” risulta attraente ed invita a sviluppare relazioni tra i frequentatori di età diverse. Si propone di realizzare strutture gioco come: una scultura arrampicabile in legno “Spielart”, un’altalena tandem, uno scivolo tubolare in acciaio anche per ipovedenti, una percorso equilibrio natura con tronchi d’albero decorticati, tavolo da ping pong in cemento, oltre a un tavolo con panche da pic-nic, alcune panchine e sedute montessoriane commisurate all’altezza media del bambino, una rastrelliera per biciclette e della segnaletica. L’idea è anche di valorizzare e trasformare, senza però snaturarli, gli ingressi “quasi clandestini” del parco Melloni che nascondono la preziosità del luogo.

Edizione Bilancio Partecipativo 
2018
Arredi urbani, Arte pubblica, Manutenzione, Riqualificazione di area verde o giardino pubblico
Costi 

Circa 130.000 € (esclusi oneri)

Quartiere 
Porto - Saragozza
Immagini 
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Area tematica 
Quartiere 
Porto - Saragozza
Parco Melloni, i suoi accessi e aree limitrofe
Obiettivi e attività di progetto: 

CONTESTO
Originariamente parte del giardino di una villa ottocentesca, il parco Melloni è un parco ricco di specie arboree diverse tra cui spicca una sequoia secolare californiana. Lungo il confine occidentale, un sentiero percorre il tracciato del vecchio torrente Ravone. Il parco, nelle vicinanze della scuola elementare Bombicci (con il murale dedicato a Irma Bandiera) e di via XXI Aprile, è caratterizzato da ingressi semi nascosti che ne rendono difficile l’individuazione. Luogo prezioso e quasi segreto, è per questo frequentato prevalentemente dai residenti della zona nonostante sia ben collegato con i mezzi pubblici e quindi potenzialmente una risorsa per tutta la città.

BENEFICIARI 
Adulti e bambini del quartiere, bolognesi non residenti nel quartiere e turisti. 

DESCRIZIONE DEL PROGETTO 
La proposta consiste nella progettazione di un parco giochi ispirato alla Resistenza, nelle sue manifestazioni più avventurose e rocambolesche (sabotaggi, evasioni, fughe, recupero di derrate alimentari, ricerca di nascondigli, ecc.). Vista la presenza di molte scuole primarie nella zona, il Parco potrebbe essere utilizzato per finalità educative.

Si prevede l’installazione di arredi e attrezzature, quali:

  • scultura arrampicabile: un’installazione tra arte e gioco coerente con le caratteristiche del luogo e del tema scelto per ispirarsi, con relativa pavimentazione antitrauma;
  • strutture gioco: altalena tandem, scivolo tubolare in acciaio anche per ipovedenti, percorso equilibrio natura con tronchi d’albero decorticati, tavolo da ping pong in cemento;
  • altri arredi: tavolo con panche da pic-nic, panchine, sedute montessoriane commisurate all’altezza media del bambino, rastrelliera per biciclette;
  • segnaletica: l’idea è di  di valorizzare e trasformare, senza però snaturarli, gli ingressi quasi clandestini del parco Melloni che nascondono la preziosità del luogo e in qualche modo lo proteggono attraverso una segnaletica posta agli ingressi (ideogramma, informazioni, elementi “caccia al tesoro”), e una segnaletica percorsi (striscia rossa, tubo, ecc.). Si vorrebbero inoltre predisporre un pannello in legno  “Questo parco giochi è anche di…” editabile e dei cartellini identificativi che possano essere letti anche da persone con disabilità visiva e che riportino informazioni riguardanti le piante così da sostenere e promuovere l’educazione ambientale dei fruitori del parco;
  • parcheggio per disabili vicino all’ingresso di via Beneventani.

Oltre a questi interventi il progetto prevede di realizzare dei manufatti di collegamento/arredo urbano in tubolare d’acciaio rosso, con il fine di  materializzare un metaforico “filo rosso” che lega i diversi luoghi della Resistenza a Bologna, da realizzare in coerenza con la disponibilità di alcune aree, con i principi di sicurezza previsti dall’amministrazione e con le risorse economiche a disposizione del progetto. 

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